Discesa della Loescehntal 01/05/2010 - Scialpinismo

 

Alba con neve fresca caduta nella notte. Purtroppo oggi non possiamo fare altro che scendere…

Lasciamo il confortevole rifugio Hollandia per immergerci nella nebbia

Sembra un ballo di gruppo, ma ognuno va per conto suo…

È andato tutto bene ma c’è stato anche il brivido di un crepaccio traditore coperto dalla neve fresca. È toccato al Grande Capo che, scossa la neve di dosso, conduce legato per riportare le pecorelle all’ovile

Ultimi pendii tra i radi larici

Finalmente il paesino di Fafleralp a 1800 metri dopo 1500 metri di dislivello in discesa e 10 chilometri di sviluppo. Non c’è energia elettrica, tutti hanno i pannelli fotovoltaici

Siamo in fondo alla Loescehntal, la vacanza è finita, gli animi sono esultanti a dispetto del cielo grigio. Guardiamo indietro verso il rifugio Hollandia. Oltre quel passo abbiamo provato grandi emozioni: ci siamo sentiti dei veri sci-alpinisti con compagni con i quali si è fatto subito gruppo nonostante l’eterogeneità

Narciso, dopo quattro giorni senz’acqua,  si pettina specchiandosi nella pozza

Eccoci al fatidico treno del ritorno, puntuale come un treno svizzero. L’apparente disordine si comporrà all’interno del treno negli efficienti porta-sci, porta bagagli, sedili accoglienti.

Siamo di nuovo a Briga, pronti a risalire il passo del Sempione a caccia, questa volta, di eccelso cibo italiano.